Mio figlio è iperattivo, ha un ADHD, oppure è solo poco incline alle regole?

Cos'è l'ADHD, come si tratta, quali sono i suoi sintomi.

Cos'è l'ADHD

L’ADHD (o deficit da attenzione e iperattività) rientra all’interno dell’asse dei disturbi del neuro – sviluppo comportando un alterazione o un deficit nel funzionamento interpersonale, sociale, scolastico o lavorativo. Secondo il DSM – 5 l’ADHD è caratterizzato da un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività-impulsività che interferisce con il funzionamento o lo sviluppo.

Disattenzione:
  • Spesso non riesce a prestare attenzione o commette errori di distrazione nei compiti scolastici, sul lavoro o in altre attività.
  • Ha spesso difficoltà a mantenere l’attenzione sui compiti o sulle attività di gioco.
  • Spesso non sembra ascoltare quando gli/le si parla direttamente.
  • Spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i compiti scolastici, le incombenze o i doveri sul posto di lavoro.
  • Ha spesso difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle attività.
  • Spesso evita, prova avversione o è riluttante a impegnarsi in compiti che richiedono sforzo mentale protratto.
  • Perde spesso gli oggetti necessari per i compiti o le attività.
  • Spesso è facilmente distratto/a da stimoli esterni (per gli adolescenti e gli adulti, possono essere compresi pensieri incongrui).
  • È spesso sbadato/a nelle attività quotidiane (per es., sbrigare le faccende; fare commissioni; per gli adolescenti più grandi e per gli adulti, ricordarsi di fare una telefonata; pagare le bollette; prendere appuntamenti).

con un’intensità incompatibile con il livello di sviluppo e che ha un impatto negativo diretto sulle attività sociali e scolastiche/lavorative. A questo si aggiunge la componente di

iperattività e impulsività cosi caratterizzata: 
  • Spesso agita o batte mani e piedi o si dimena sulla sedia.
  • Spesso lascia il proprio posto in situazioni in cui si dovrebbe rimanere seduti.
  • Spesso scorrazza e salta in situazioni in cui farlo risulta inappropriato.
  • È spesso incapace di giocare o svolgere attività ricreative tranquillamente.
  • È spesso “sotto pressione”, agendo come se fosse “azionato/a da un motore” (per es., è incapace di rimanere fermo/a, o si sente a disagio nel farlo, per un periodo di tempo prolungato, come nei ristoranti, durante le riunioni; può essere descritto/a dagli altri come una persona irrequieta o con cui è difficile avere a che fare).
  • Spesso parla troppo. Spesso “spara” una risposta prima che la domanda sia stata completata (per es., completa le frasi dette da altre persone; non riesce ad attendere il proprio turno nella conversazione).
  • Ha spesso difficoltà nell’aspettare il proprio turno (per es., mentre aspetta in fila).
  • Spesso interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti (per es., interrompe conversazioni, giochi o attività; può iniziare a utilizzare le cose degli altri senza chiedere o ricevere il permesso)
Caratteristiche aggiuntive
  • Diversi sintomi di disattenzione o di iperattività-impulsività erano presenti prima dei 12 anni.
    Diversi sintomi di disattenzione o di iperattività-impulsività si presentano in due o più contesti (per es., a casa, a scuola o al lavoro).
  • Vi è una chiara evidenza che i sintomi interferiscono con, o riducono, la qualità del funzionamento sociale, scolastico o lavorativo.
Gravità dell’ADHD:

Lieve: Sono presenti pochi, ove esistenti, sintomi oltre a quelli richiesti per porre la diagnosi, e i sintomi comportano solo compromissioni minori del funzionamento sociale o lavorativo.
Moderata: Sono presenti sintomi o compromissione funzionale compresi tra “lievi” e “gravi”.
Grave: Sono presenti molti sintomi oltre a quelli richiesti per porre la diagnosi, o diversi sintomi che sono particolarmente gravi, o i sintomi comportano una marcata compromissione del funzionamento sociale o lavorativo.

Si differenziano tre sotto-tipi del disturbo. 

è molto importante comprendere che l’ADHD più che una diagnosi unitaria è più uno spettro di funzionamento che può racchiudere al suo interno varie sfaccettature e sfumature. La diagnosi differenziale è molto importante così come il decorso di ogni spettro sintomatologico. L’ADHD può differenziarsi in tre sotto categorie o sotto tipi di funzionamento:

  • Manifestazione combinata: manifestazione più tipica in età evolutiva, caratterizzata da un quadro combinato di sintomi di disattenzione e d’iperattività-impulsività.
  • Manifestazione con disattenzione predominante: i sintomi sono prevalentemente rilevabili nella categoria “disattenzione” rispetto a quella “iperattività-impulsività”. I bambini appartenenti a questo sottotipo di disturbo presentano minori problemi a livello comportamentale e minori difficoltà nelle interazioni con i pari; ciò può indurre genitori e insegnanti a trascurare la sintomatologia. Possono stare seduti in modo tranquillo, ma la loro attenzione non è diretta a ciò che stanno facendo o a ciò che l’insegnante spiega.
  • Manifestazione con iperattività-impulsività predominanti: la maggior parte dei sintomi si evidenzia nella categoria “iperattività-impulsività”. Possono essere presenti pochi sintomi di disattenzione, che però non raggiungono una soglia di rilevanza clinica.
Possibili evoluzioni della diagnosi di ADHD

60-70% degli ADHD hanno sintomi residui o soddisfano ancora i criteri diagnostici per il disturbo in età adulta e la stessa percentuale, in età adulta, ha un disturbo psicopatologico associato o in stretta comorbilità. Importantissimo, pertanto, svolgere una adeguata diagnosi differenziale in età evolutiva ed un trattamento professionale. Le principali diagnosi associate a questo disturbo includono:

  • Disturbi Dell’Umore
  • Disturbi d’ansia
  • Disturbi da uso di sostanze
  • Disturbi di personalità o di condotta in generale con possibili evoluzioni verso il disturbo antisociale o oppositivo.

Trattamento dell’ADHD a Trapani e dell’ADHD a Palermo – Farmacologia

Quando tratto l’ADHD a Trapani o Palermo, parto sempre con l’idea di proporre un intervento ed una presa in carico multimodale ed a trecento sessanta gradi. L’ADHD va trattato con una combinazione di interventi di differente natura: farmacologico, psicoterapeutico e di riabilitazione cognitiva. Tra i farmaci utilizzati vi sono il metilfenidato (Ritalin), le anfetamine (Adderal), le destoanfetamine (Dextrostat, Dexedrine) e l’atomoxetina (Strattera).  I principali effetti positivi sono a carico del mantenimento dei livelli di attenzione, dell’impulsività e dell’iperattività. Com’è facile immaginare, a seguito della diagnosi svolta tramite una valutazione del funzionamento cognitivo (clicca per saperne di più), è necessario affiancare ad un trattamento farmacologico un percorso che aiuti il bambino, i genitori e gli insegnanti a raggiungere una sufficiente comprensione del problema, delle sue conseguenze e delle corrette modalità di gestione.

Trattamento dell’ADHD a Trapani e dell’ADHD a Palermo  – Parent Training 

Il Parent Training è uno degli obbiettivi da perseguire all’interno del trattamento dell’ADHD. Esso consiste nell’aumentare la conoscenza del disturbo con lo scopo di aumentare, correggere ed insegnare nuove modalità e capacità di gestione da parte dei genitori col fine di modificare gli antecedenti; ovvero, quei comportamenti messi in atto in grado di attivare nel bambino alcuni comportamenti disfunzionali. Il focus principale è posto sullo sviluppo di maggiori capacità osservative e riflessive da parte dei genitori al fine di potenziare l’acquisizione di capacità di autogestione nel bambino tramite nuove strategie educative. In questo senso sarà essenziale ristabilire un clima familiare emotivo sereno e disteso e potenziare le capacità comunicative col bambino definendo meglio limiti e regole.

Trattamento dell’ADHD a Trapani e dell’ADHD a Palermo  – Riabilitazione Cognitiva 

Quando tratto l’ADHD a Trapani o Palermo, oltre ad un intervento sui genitori ed un programma per punti stilato per gli insegnanti come linee guida, propongo sempre un trattamento di riabilitazione cognitiva con MindLenses. Tramite la neuromodulazione non invasiva è possibile potenziare ed aumentare le capacità di attenzione sostenuta e prolungata, le funzioni esecutive ed il controllo degli impulsi. Con un ciclo di 10 sedute in due settimane è possibile notare ed apprezzare già dei considerevoli miglioramenti. La riabilitazione cognitiva è uno dei fiori all’occhiello del mio studio di Psicologia Digitale e Psicoterapia. Se vuoi approfondire meglio questa innovativa modalità di trattamento realizzata con un dispositivo medico certificato di classe I, clicca pure qui per saperne di più (Riabilitazione cognitiva digitale) o prenota un colloquio conoscitivo senza impegno.

Dott. Giuseppe Scuderi,
Psicologo a Trapani e Psicologo a Palermo.

940 788 Giuseppe Scuderi
Start Typing