Sintomi della depressione
La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da sintomi come perdita di interesse verso le normali attività, pensieri negativi e pessimistici. Ad esempio, una persona depressa potrebbe pensare: “Sono un fallito. Tutto è colpa mia. Non sono degno di essere amato. Il mondo non ha nulla di buono per me. La vita non è degna di essere vissuta. Gli altri mi feriranno sempre. Il futuro per me è nero”. Il mondo della depressione è un mondo completamente, o quasi del tutto, grigio e nero. A questi pensieri terribili si associano emozioni forti di vuoto, colpa, tristezza profonda. Molte volte a causa di questi pensieri, dunque, può essere molto difficile dormire o mangiare, ma allo stesso tempo, può verificarsi che si scelga di fare l’opposto; per alleviare la propria sofferenza emotiva, allora, si sceglie di mangiare di più o di dormire più a lungo possibile per non sentire quei cronici sensi di colpa, tristezza o vuoto interiore. La depressione è uno dei disturbi per cui la psicoterapia cognitivo comportamentale è molto efficace ed ha un buon tasso di riuscita nel trattamento (vedi qui)
Il mondo interiore della depressione
La depressione è caratterizzata da un cambiamento nel modo di pensare, di sentire e di agire da parte della persona che ne è afflitta. Anche se questo cambiamento può avvenire in modo lento, la persona depressa non è più la stessa di prima. Ad esempio, uno studente brillante potrebbe arrivare a convincersi di non essere in grado di terminare i suoi studi. Inoltre, la persona depressa anziché cercare cose piacevoli, finisce per evitarle. Anziché avere cura di sé, finisce per trascurare il suo aspetto. L’istinto di sopravvivenza può lasciare il posto al desiderio di porre fine alla propria vita.
Cause della depressione
La letteratura è concorde nel dichiarare che è spesso un sentimento di perdita a causare il manifestarsi del disturbo. Tuttavia, le cause della depressione restano molteplici e diverse da persona a persona (ereditarietà, ambiente sociale, lutti familiari, problemi di lavoro). Le ricerche mostrano la presenza di due fattori di rischio principali come cause della depressione:
- Il fattore biologico: alcune persone nascono con una maggiore predisposizione genetica
- Il fattore psicologico: le esperienze e i comportamenti appresi nel corso della propria storia di vita (es: la ruminazione mentale) possono rendere vulnerabili alla depressione.
(Clicca qui per sapere di più sulla ruminazione)
Principali bias cognitivi della depressione
- Opinione negativa di sé stessi.
- Autocritica e autocondanna.
- Interpretazione negativa degli eventi
- Aspettative negative riguardo al futuro.
- Ingigantimento delle difficoltà e delle responsabilità.
Il ruolo della meta-cognizione nella depressione
Prima di approfondire cosa sia la meta-cognizione nei disturbi depressivi, è bene spendere qualche parola per spiegare cosa sia “la meta-cognizione”. Qui entriamo in un campo di studio abbastanza tecnico, motivo per il quale – non preoccupatevi! – verrà semplificato molto il tutto ed accompagnato da esempi. La meta – cognizione è il nostro pensiero stesso sulla nostra stessa mente. Più nello specifico su come essa funzioni, sull’utilità dei suoi prodotti (pensieri ed emozioni) e sulle sue funzioni (attenzione e memoria). Immaginate la mente come un orchestra. Pensieri ed emozioni possono essere considerati come la musica espressa da tutta l’orchestra. I suonatori possono essere i nostri schemi, le nostre credenze principali sul mondo, su di noi, e sul futuro. Le meta credenze, invece, sono la partitura ed il direttore d’orchestra.
Esempio
Se questo esempio vi ha confuso ancora di più le idee, non preoccupatevi, eccone un altro. Immaginate una persona con un disturbo d’attacchi di panico. Solitamente i pazienti che soffrono d’attacchi di panico, sono intrappolati in quello che viene definito “il circolo vizioso dell’ansia”. Altro non è se non un circolo vizioso di pensieri automatici e meta-cognizioni sull’ansia e le credenze che lo mantengono. I pazienti con disturbo d’attacchi di panico possiedono delle meta-credenze estremamente positive su quanto sia utile, ad esempio, tentare di controllare tutto per prevenire un possibile problema. Magari, penseranno qualcosa come: “Se continuo a pensare a tutto, non mi potrà succedere nulla di brutto”. Ed è proprio questo pensiero qui a mantenere tutto il circolo vizioso. Allo stesso modo nella depressione molti pazienti di fronte ad una avversità cronicizzano il proprio stato doloroso attivando una meta – cognizione come: “Me lo merito di stare male, d’altro canto nessuno può volermi bene davvero, non me lo merito”. Allo stesso modo, quindi, uno stato doloroso che potrebbe durare un giorno o due, viene allungato potenzialmente all’infinito fino a cronicizzarsi.
Linee guida e terapia consigliata – Trattamento della depressione
Le linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) per il trattamento della depressione includono la sola psicoterapia cognitivo comportamentale per il trattamento della depressione. Nel mio centro per la cura della depressione a Trapani, mi occupo di trattamenti ad alta e media intensità su questa patologia, monitorando il rischio di suicidio con cautela e collaborando con altri professionisti della salute mentale (psichiatri ed operatori del settore) per il trattamento farmacologico – qualora necessario – e domiciliare. In ogni caso, gli interventi psicoterapeutici risultano essere più efficaci del “non curarsi”, questo sottolinea come sia necessario, per chi soffre di depressione, rivolgersi in modo tempestivo ad uno psicoterapeuta esperto.
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