Perché mio figlio sta sempre davanti i videogiochi?

Cura della dipendenza da videogiochi:
"Perché mio figlio sta sempre davanti i videogiochi?"

Una delle aree cardine della Psicologia Digitale nell’ambito clinico è l’analisi delle dinamiche di dipendenza rispetto alle interfacce digitali. La VGA, o videogame addiction disorder, può essere definita come l’uso problematico, compulsivo e dipendente per un periodo di tempo molto lungo, di videogiochi o altri device interattivi, capace di causare un deterioramento profondo nella qualità di vita dell’individuo. Il cardine principale intorno a cui ruota tale disturbo è proprio la mancanza di autocontrollo rispetto all’area del “videogiocare”. L’individuo passa da fruitore attivo della sua esperienza di gaming a fruitore passivo, dove si lascia, a tutti gli effetti, giocare dal videogioco stesso. Quando tratto la dipendenza da videogiochi a Trapani, con o senza intervento domiciliare, esplicito sempre ai genitori i seguenti criteri.

L’APA ha incluso nove criteri:
  • Preoccupazione: l’individuo spende un enorme quantitativo di tempo a chiedersi quando potrà giocare di nuovo (in forma ruminativa), risultando irritabile, arrabbiato, ansioso o triste.
  • Tolleranza: l’individuo ha bisogno di giocare sempre di più, con nuovi equipaggiamenti, a nuovi giochi sempre più eccitanti, per avere lo stesso quantitativo di piacere nel giocare.
  • Riduzione o stop: l’individuo sa di dover giocare meno, ma è incapace di farlo. Rinuncia ad altre attività ed ha perso interesse nello svolgimento di altre attività ricreative a parte il gaming. Nonostante giocare gli crei problemi anche molto grandi come problemi di sonno, di denaro, di orari a scuola o a lavoro, di argomenti con gli altri etc.
  • Mentire o nascondere: l’individuo mente o nasconde quanto gioca quotidianamente ai videogiochi. Inoltre, utilizza il videogiocare come modalità di fuga rispetto alla realtà: problemi personali, depressione, ansia, situazioni di bullismo o mobbing etc.
  • Perdita di opportunità o relazioni.
Struttura dei videogiochi

Se da un lato la VGA si struttura nell’individuo a causa di una predisposizione personale o di fattori ambientali o familiari, è anche vero che i videogiochi odierni hanno una struttura modulare in grado di catturare per sempre più tempo l’attenzione del videogiocatore. Se precedentemente i videogiochi online si strutturavano intorno alla crescita di un personaggio con un idea di progressione della trama, con scenari differenti ed armi differenti, favorendo l’idea di un percorso, oggi, la struttura dei videogame è passata da rettilinea (o di percorso) a circolare, con dinamiche free to play e vendita di accessori che favoriscono l’idea di una partita sempre diversa, quando in realtà, le dinamiche sono le medesime. A fine partita, tutto ri – inizia daccapo. Chi cresce, dunque, non è il personaggio, ma il giocatore stesso che ha acquisito più knowledge, più bravura nel gioco, più conoscenza della mappa. Per aumentare, pertanto, tali conoscenze è necessario molto molto più tempo. Il videogiocatore sente la necessità di diventare più bravo a giocare per ricevere quella scarica dopaminergica di aver battuto l’avversario.

Bevande energetiche – Dipendenza da videogiochi

Tali bevande, in diversi gusti, commercializzate per tutti: bambini, ragazzini, adolescenti, mostrano di migliorare esponenzialmente le capacità di gaming del videogiocatore. Pubblicità ingannevole? Decisamente no. A questo punto, mi sono chiesto come ciò sia realmente possibile. Sono andato a controllare cosa contenessero i misurini di questa bevanda (se ne raccomanda solo uno al giorno per shaker giornaliero con acqua, ma di fatto, nulla vieta ad un ragazzino di trasgredire in preda all’euforia dei risultati raggiunti). Per misurino (8g) diluito in acqua, questa bevanda contiene 500 mg di taurina. Una Redbull ne contiene (1g). A questa però si aggiungono 250 mg di caffeina. Una tazzina di caffè ne contiene appena 8mg. I rimanenti sono tutti stimolanti, molto stimolanti. Il guaranà contiene la guaranina che è un eccitante al pari della taurina, la tirosina è l’amminoacido di partenza per la sintesi di importanti neurotrasmettitori, come la dopamina, l’adrenalina e la noradrenalina. Queste ultime due sostanze sono importantissime per il processo di adattamento a stress psicofisici intensi ed improvvisi, aumentando il precursore si aumenta la disponibilità di sintesi dei due neurotrasmettitori da parte del cervello. La colina serve per aiutare il fegato a digerire, mentre l’estratto di Biloba in quelle quantità serve per annientare i capogiri, il mal di testa, le vertigini e la nausea che possono generare le sessioni di gaming prolungate. Lungi dal demonizzare l’utilizzo di tali bevande, molto utili sicuramente per gli atleti di e-sports, mi chiedo che effetti possa avere un loro utilizzo prolungato in adolescenti e pre-adolescenti dal punto di vista clinico, già interessati da dipendenze quali la VGA.

Trattamento VGA – Virtual Gaming Addiction

Il trattamento di questa patologia può essere anche molto insidioso, poiché trattandosi a tutti gli effetti di una dipendenza comportamentale togliere il device scatenerebbe soltanto un acting out ed una esplosione di rabbia molto forte. Privato del mezzo per gestirsi a livello emotivo, l’individuo potrebbe percepire un senso di minaccia, di paura e di ostilità molto forte. Il trattamento della VGA è, pertanto, svolto a livello graduale, tramite patti terapeutici progressivi. Laddove, tramite ristrutturazione cognitiva delle credenze intorno al mondo esterno, lavorando in maniera coordinata con educatori e genitori, si potranno stilare ed imparare nuove modalità di gestione emotiva e di comunicazione all’interno del sistema familiare. Se pensi che tuo figlio giochi davvero molto ai videogiochi, non esitare a chiedere aiuto. Il cronicizzarsi di tali condizioni rende molto molto più difficile, da un lato, il trattamento, mentre dall’altro, la possibilità che non si instaurino tratti di personalità clinici nel corso del tempo.

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Dott. Giuseppe Scuderi,
Psicologo a Trapani e Psicologo a Palermo.

1300 866 Giuseppe Scuderi
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