Cura e trattamento del disturbo ossessivo compulsivo
<< Come se avessi un onda dentro la testa che sale e sale, e devo occuparmene per forza >>
Sintomi del disturbo ossessivo compulsivo
Le ossessioni, per definizione, sono pensieri, immagini o impulsi che si presentano alla mente contro la propria volontà, ripetutamente e generando un profondo senso di disagio emotivo. A queste si associano solitamente delle forme di “compulsione”. Esse sono la messa in atto di comportamenti che neutralizzano, abbassano, alleviano quel senso profondo di disagio, terrore, ansia o colpa. Purtroppo, questo meccanismo a lungo andare è proprio quello che genera il disturbo ossessivo compulsivo. La terapia cognitivo comportamentale è la terapia d’elezione per questa tipologia di disturbo, venendo definita “gold – standard” per la sua risoluzione e remissione (vedi qui). Il mio centro è altamente specializzato per la cura del disturbo ossessivo compulsivo a Trapani.
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è solitamente caratterizzato dalla presenza persistente di ossessioni e compulsioni, sebbene talvolta possano verificarsi solo ossessioni o solo compulsioni. Le ossessioni sono pensieri, immagini mentali o impulsi che si ripetono frequentemente nella mente di una persona e sono percepiti come sgradevoli e intrusivi. Questi pensieri involontari causano notevole disagio poiché sfuggono al controllo della persona e provocano emozioni negative come paura, ansia, disgusto o sensi di colpa. In molti casi, le persone che soffrono di ossessioni si sentono costrette a compiere comportamenti ripetitivi o azioni mentali per ridurre il disagio che provano, queste sono le compulsioni. Spesso, le ossessioni hanno un carattere insolito, e chi ne soffre è generalmente consapevole dell’irrazionalità o dell’eccessività dei propri pensieri. Tuttavia, in alcune situazioni di forte ansia, la persona potrebbe non rendersi conto della natura irrazionale dei suoi pensieri preoccupanti. Le ossessioni possono riguardare una vasta gamma di temi, ad esempio, la paura del contagio da germi, la paura di perdere il controllo sugli impulsi aggressivi o il timore di fare del male a qualcuno.
Le compulsioni, spesso denominate rituali o cerimoniali, sono comportamenti ripetitivi come il lavaggio delle mani, il controllo ripetuto di porte e finestre o la necessità di organizzare oggetti in modo specifico. In alternativa, possono essere azioni mentali come il contare, la preghiera o la ripetizione di formule superstiziose. Questi comportamenti e azioni mentali servono a ridurre l’ansia e il disagio causato dalle ossessioni. In genere, le compulsioni forniscono un senso di sollievo temporaneo e una percezione di sicurezza, anche se questa sensazione dura poco. Il disturbo ossessivo-compulsivo può colpire individui di qualsiasi età e genere, interessando circa il 2-3% della popolazione. Questo significa che, su cento persone, due o tre svilupperanno il DOC durante la loro vita. Si stima che attualmente in Italia ci siano circa 800.000 persone affette da questa condizione. Questo disturbo può manifestarsi nell’infanzia, nell’adolescenza o nell’età adulta, e può presentarsi sia in modo acuto, con sintomi improvvisi e evidenti, sia in modo graduale e subdolo nel tempo.
Differenti tipologie di Disturbo ossessivo compulsivo (DOC)
Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) si manifesta attraverso una varietà di ossessioni e compulsioni. Qui di seguito, verranno descritte alcune delle sottocategorie comuni di questo disturbo:
Disturbo ossessivo-compulsivo da contaminazione: Le persone affette da questa variante del DOC sono costantemente preoccupate dalla possibilità di sporcare o contaminarsi entrando in contatto con varie sostanze come escrementi, secrezioni corporee, sporcizia, prodotti chimici, siringhe, carne cruda, saponi, solventi, detergenti, ecc. Questa contaminazione può anche riguardare l’aspetto sociale, come il timore di entrare in contatto con individui considerati sporchi o emarginati, o aspetti metafisici come il male, il diavolo o le negatività. In molti casi, non c’è una reale preoccupazione per la malattia, ma una forte avversione all’idea di entrare in contatto con queste sostanze. Di conseguenza, le persone con questo disturbo evitano una serie infinita di luoghi e mettono in atto rituali di pulizia e sterilizzazione quando entrano in contatto con queste sostanze.
Disturbo ossessivo-compulsivo da controllo: Questa variante del DOC coinvolge ossessioni e compulsioni legate a controlli prolungati per prevenire incidenti gravi o catastrofi o per assicurarsi che nulla di negativo sia accaduto. Le persone con questo disturbo sono ossessionate dal timore di aver fatto o di non aver fatto qualcosa che potrebbe causare danni a se stesse, agli altri o agli oggetti. Questo timore può derivare dalla colpa, sia per aver commesso azioni considerate errate (colpa da responsabilità) sia per non aver fatto tutto il possibile per prevenire eventi negativi (colpa da omissione). Queste persone eseguono quindi controlli ripetuti per assicurarsi di aver chiuso rubinetti del gas, porte, finestre, fornelli, interruttori della luce, cassette delle lettere, fari delle auto, e di non aver ferito nessuno o di non avere tracce di sangue su di sé, ecc.
Disturbo ossessivo-compulsivo di tipo superstizioso: Individui con questa variante del DOC credono che compiere o evitare determinati gesti, pronunciare certi numeri o svolgere azioni specifiche un numero preciso di volte influenzi l’esito degli eventi. Ad esempio, possono pensare che pronunciare parole “negative” durante certe azioni possa portare a risultati negativi, e quindi eseguono rituali per neutralizzare queste influenze negative.
Disturbo ossessivo-compulsivo da ordine e simmetria: In questa variante del DOC, le persone non tollerano che gli oggetti siano disposti in modo disordinato o asimmetrico, poiché questo genera in loro un senso di disagio. Passano quindi molto tempo a riordinare e a disporre gli oggetti in modo logico, come per dimensione o colore. Queste ossessioni possono estendersi anche a se stesse, influenzando aspetti come la pettinatura dei capelli o l’abbigliamento.
Ossessioni pure: In alcuni casi, le persone affette da DOC presentano solo ossessioni senza compulsioni associate. Sono ossessionate da pensieri o immagini relative a comportamenti indesiderati, inappropriati o pericolosi. Questi pensieri possono riguardare aspetti aggressivi, religiosi, sociali o sessuali. Ad esempio, possono temere di causare danni a se stessi o agli altri, di pronunciare parole oscene o sacrileghe o di essere responsabili di eventi negativi come incendi o furti.
Diagnosi differenziale sul Disturbo ossessivo compulsivo
Per comprendere se si sta vivendo il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), è importante distinguere tra pensieri ossessivi patologici e preoccupazioni comuni. I pensieri ossessivi si distinguono per il loro contenuto, poiché sono pensieri irrazionali, assurdi o sproporzionati rispetto alla realtà. Mentre è normale avere preoccupazioni legate a situazioni reali, le ossessioni patologiche sono caratterizzate da una maggiore frequenza, intensità emotiva più elevata e un maggiore disagio. Questi pensieri ossessivi sono difficili da gestire e possono persistere per lungo tempo, interferendo con la vita quotidiana. Inoltre, è importante notare che alcuni pensieri intrusivi occasionali, come il timore di perdere il controllo dell’auto o di non aver chiuso bene la porta di casa, possono verificarsi in qualsiasi persona. La differenza tra queste preoccupazioni comuni e le ossessioni patologiche è principalmente quantitativa e ricorrente, non di contenuto.
Il DOC può manifestarsi con una varietà di ossessioni, tra cui la paura di contaminarsi o contrarre una malattia, ma è essenziale riconoscere che queste ossessioni sono legate a concetti di contaminazione irrazionali o bizzarri, spesso associati a rituali di lavaggio o pulizia. Nel caso dell’ipocondria, la preoccupazione è principalmente legata alla convinzione di avere già una malattia e comporta comportamenti come visite mediche e analisi cliniche frequenti, mentre nel DOC, la preoccupazione è più spesso legata alla paura di contrarre una malattia. Infine, è importante distinguere il DOC dal disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. Anche se condividono alcune caratteristiche simili, come una certa rigidità morale e un senso di responsabilità eccessivo, il DOC è principalmente caratterizzato da ossessioni e compulsioni, mentre il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità si basa su tratti caratteriali specifici senza la presenza di pensieri intrusivi e compulsioni. In alcuni casi, una persona può presentare entrambi i disturbi, ma è importante considerare le differenze chiave tra di loro.
Cause e conseguenze del disturbo ossessivo compulsivo
Le cause specifiche del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) non sono ancora completamente comprese, ma esistono alcune teorie e fattori che possono contribuire allo sviluppo del disturbo. È importante notare che il DOC è una condizione complessa e multifattoriale, il che significa che diversi elementi possono interagire per aumentare il rischio di sviluppare il disturbo. Di seguito sono elencati alcuni dei fattori che sono stati associati al DOC:
- Fattori biologici: Alcune ricerche suggeriscono che ci potrebbe essere una base genetica per il DOC, poiché sembra che ci sia una maggiore incidenza del disturbo tra i parenti di primo grado delle persone affette. Tuttavia, non è stata identificata una singola causa genetica specifica. Inoltre, alcune anomalie neurobiologiche, come un’eccessiva attività nel circuito cortico-striato-talamo-corticale, potrebbero contribuire ai sintomi del DOC.
- Fattori psicologici: Eventi stressanti o traumatici nella vita di una persona potrebbero aumentare il rischio di sviluppare il DOC. L’ansia e l’umore disforico (una combinazione di rabbia e tristezza) possono anche contribuire alla comparsa dei pensieri ossessivi.
- Fattori di personalità: Alcune caratteristiche di personalità, come l’alta sensibilità alla minaccia o al pericolo, l’alta frequenza di emozioni negative, la coscienziosità e un elevato senso di responsabilità, possono predisporre una persona allo sviluppo del DOC. Inoltre, la rigidità morale e la timidezza possono essere correlate ai sintomi del disturbo.
- Fattori ambientali: L’ambiente in cui cresce una persona può influenzare il rischio di sviluppare il DOC. Ad esempio, l’educazione ricevuta e le esperienze di vita possono contribuire al modo in cui una persona gestisce l’ansia e il disagio, e questo potrebbe influire sulla comparsa dei sintomi.
Conseguenze del disturbo ossessivo-compulsivo:
Il DOC può avere gravi conseguenze sulla vita quotidiana e sul benessere di una persona. Alcune delle conseguenze più comuni includono:
- Limitazioni nelle attività quotidiane: Le compulsioni legate al DOC possono richiedere molto tempo e sforzo, il che può portare a una significativa limitazione delle attività quotidiane. Le persone con il DOC possono avere difficoltà a svolgere il lavoro, lo studio o altre attività essenziali.
- Isolamento sociale: A causa delle ossessioni e delle compulsioni, molte persone con il DOC possono isolarsi socialmente. Possono evitare situazioni o luoghi che temono possano scatenare i loro sintomi, riducendo così la partecipazione a eventi sociali e il mantenimento delle relazioni.
- Difficoltà nelle relazioni: Il DOC può mettere a dura prova le relazioni personali e romantiche. Il comportamento compulsivo può essere difficile da comprendere per gli altri e può causare tensioni nelle relazioni.
- Basso rendimento lavorativo: Le persone con il DOC possono avere difficoltà a concentrarsi sul lavoro a causa dei loro sintomi. Questo può influire negativamente sulla loro carriera e sulle opportunità di lavoro.
- Cronicità: Il DOC tende a persistere nel tempo se non viene trattato adeguatamente. Pertanto, può avere un impatto significativo su tutta la vita di una persona, causando sofferenza continua e limitazioni.
È importante ricordare che il DOC è una condizione trattabile, e molte persone possono ottenere un sollievo significativo dai loro sintomi attraverso l’approccio terapeutico e, in alcuni casi, la terapia farmacologica. La ricerca e il trattamento mirato sono fondamentali per aiutare le persone a gestire il disturbo e migliorare la loro qualità di vita.
Cura e trattamento del disturbo ossessivo compulsivo
Francesco Mancini, uno dei massimi studiosi del disturbo ossessivo compulsivo in Italia, nel suo libro “La mente ossessiva – curare il disturbo ossessivo compulsivo” (Ed. Raffaello Cortina Editore, Luglio 2016) teorizza come i processi cognitivi siano al servizio degli scopi di una persona. Esattamente come il comportamento, essi sono orientati a minimizzare il rischio possibile di un errore ingente. Questo è un meccanismo estremamente funzionale a livello evoluzionistico. Nei pazienti ossessivi però qualcosa non va come dovrebbe. Un paziente con DOC comincia a sospettare in maniera ossessiva che il gas sia chiuso nonostante abbia verificato con mano pochi minuti addietro che la manopola fosse chiusa, non per una disfunzione cognitiva, ma perché l’elaborazione delle informazioni prosegue in maniera congrua alle proprie preoccupazioni. Lo scopo da raggiungere è la certezza assoluta che la manopola sia chiusa. La preoccupazione costante che regola l’elaborazione dell’informazione è la paura di doversi colpevolizzare di aver fatto saltare in aria il palazzo lasciando il gas aperto. Non è, quindi, in via del tutto estrema per capirci, la colpa di aver fatto saltare in aria il palazzo ma è paradossalmente la colpa di sapersi colpevole di essere stati i principali responsabili. Di sapersi irrimediabilmente colpevoli di tale mancanza. Se ciò potrebbe essere vero, allora è meglio non sottovalutare la possibilità che la manopola del gas sia rimasta aperta. E da qui, a cascata, il mantenimento del DOC nel funzionamento mentale. Come già detto poc’anzi, la terapia d’elezione per il trattamento del disturbo ossessivo compulsivo è proprio la terapia cognitivo comportamentale. Ciò nonostante, spesso vengono associate a quest’ultima gli interventi con la Mindfulness.
La consapevolezza che emerge prestando attenzione intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante al presentarsi dell’esperienza momento per momento.
(Kabat-Zin, 2003).
Quest’ultima aiuta molto i pazienti con DOC nel non giudicare il proprio senso di colpa. Oltre a ciò essi imparano a lasciare andare un altro meccanismo di mantenimento principale del DOC ovvero il Taught Act Fusion. Il TAF consiste nella tendenza a considerare i normali pensieri automatici negativi non tanto come oggetti della mente, ma come dati di realtà (Rachman, 1993). Per saperne di più leggi questo mio articolo qui: https://www.stateofmind.it/2021/09/rocd-credenze-centrali/.
Nel mio studio di Psicologia digitale mi occupo anche del trattamento del disturbo ossessivo compulsivo a Trapani,
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Il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) può includere diversi approcci terapeutici, ma i due principali sono la terapia farmacologica e la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Ecco una panoramica di questi due approcci:
Trattamento farmacologico:
- Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina (SSRI): Questi farmaci, come la fluoxetina, la sertralina e la paroxetina, sono spesso utilizzati come trattamento di prima linea per il DOC. Agiscono aumentando i livelli di serotonina nel cervello e possono aiutare a ridurre i sintomi ossessivi e compulsivi.
- Clomipramina: Questo è un antidepressivo triciclico che è stato specificamente approvato per il trattamento del DOC. Anche se efficace, può avere più effetti collaterali rispetto agli SSRI.
- Altri farmaci: In alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci antipsicotici o altri farmaci per aiutare a gestire i sintomi del DOC, soprattutto quando la risposta agli SSRI è limitata.
- Combinazione di farmaci: In alcuni casi, i medici possono prescrivere una combinazione di farmaci per migliorare l’efficacia del trattamento. Ad esempio, potrebbe essere somministrato un SSRI insieme a un antipsicotico.
Psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT):
- Esposizione e prevenzione della risposta: Questa tecnica comportamentale coinvolge l’esposizione graduale del paziente a situazioni o oggetti che scatenano le ossessioni, mentre allo stesso tempo si insegna a resistere alle compulsioni. L’obiettivo è ridurre l’ansia associata alle ossessioni.
- Ristrutturazione cognitiva: La CBT mira a identificare e modificare i pensieri distorti o irrazionali associati al DOC. Aiuta il paziente a sviluppare una prospettiva più realistica sui propri pensieri ossessivi.
- Apprendimento di tecniche di gestione dell’ansia: Queste tecniche insegnano al paziente come gestire l’ansia e il disagio che accompagnano le ossessioni. Ciò può includere l’apprendimento di tecniche di rilassamento, la respirazione profonda e la mindfulness.
- Psicoeducazione: La terapia CBT fornisce al paziente una comprensione approfondita del DOC, comprese le cause, i sintomi e le strategie di coping. Questa conoscenza può aiutare il paziente a sentirsi più in controllo della propria condizione.
- Terapia in gruppo: In alcuni casi, la terapia CBT può essere condotta in gruppi, in cui i pazienti condividono le loro esperienze e lavorano insieme per affrontare i sintomi.
Per quanto riguarda il trattamento farmacologico, è importante sottolineare che i farmaci possono richiedere diverse settimane prima di manifestare pienamente i loro effetti, e il dosaggio può variare da persona a persona. Inoltre, è fondamentale continuare il trattamento anche dopo il miglioramento dei sintomi per prevenire ricadute. La terapia cognitivo-comportamentale è spesso considerata uno degli interventi terapeutici più efficaci per il DOC. La combinazione di questa terapia con il trattamento farmacologico può essere particolarmente vantaggiosa per molte persone con questa condizione. Tuttavia, il trattamento dovrebbe essere personalizzato per le esigenze specifiche di ciascun individuo, e un professionista della salute mentale può aiutare a determinare il piano di trattamento più adatto.