Cura e trattamento del disturbo ossessivo compulsivo
Sintomi del disturbo ossessivo compulsivo
Le ossessioni, per definizione, sono pensieri, immagini o impulsi che si presentano alla mente contro la propria volontà, ripetutamente e generando un profondo senso di disagio emotivo. A queste si associano solitamente delle forme di “compulsione”. Esse sono la messa in atto di comportamenti che neutralizzano, abbassano, alleviano quel senso profondo di disagio, terrore, ansia o colpa. Quest’ultimo si associa poi al pensiero ossessivo. Purtroppo, questo meccanismo a lungo andare è proprio quello che genera il disturbo ossessivo compulsivo. La terapia cognitivo comportamentale è la terapia d’elezione per questa tipologia di disturbo, venendo definita “gold – standard” per la sua risoluzione e remissione (vedi qui). Il mio centro è altamente specializzato per la cura del disturbo ossessivo compulsivo a Trapani.
Tipologie di DOC.
Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da diverse tipologie di temi di fondo che possono caratterizzarlo:
- Le ossessioni per i germi, il pulito, le contaminazioni o le sostanze definite culturalmente “disgustose”.
- La colpa deontologica: la possibilità di poter fare qualunque tipologia di danno a qualcheduno. (N.B: per danno si intende sia danno fisico, che psicologico, economico, emotivo).
- La paura di perdere il controllo di sé. Quest’ultima non è la paura di impazzire del disturbo d’attacchi di panico, attenzione! Essa è più vicina alla paura di divenire blasfemo, di aggredire qualcuno, di diventare perverso. Ad esempio, la paura di eccitarsi con la propria stessa madre, sorella o col proprio padre.
- La paura di scoprire di essere omosessuale o eterosessuale. La paura di non provare più niente per il proprio partner. La paura costante che il proprio partner non sia quello giusto, pur riconoscendo che tutti questi dubbi sono del tutto ingiustificati. In questo articolo su State of Mind ne parlo nello specifico: https://www.stateofmind.it/2021/09/rocd-credenze-centrali/).
- La paura costante della asimmetria degli oggetti, e dunque, la compulsione all’ordine ed alla simmetria.
Cause del disturbo ossessivo compulsivo
Il meccanismo centrale di mantenimento del DOC è la presenza onnipresente (qualsiasi tema si scelga) della credenza di “certezza assoluta”. Il bisogno, cioè, da parte dei pazienti di avere la certezza assoluta, infinita, onnipresente, che tutto ciò che fanno sia giusto, corretto, perfetto. Ovviamente, tale certezza è del tutto impossibile da raggiungere essendo per l’appunto del tutto ideale. A cascata ne discendono i dubbi più profondi, costanti, continui. Questi ultimi causano le cosiddette “ossessioni”, ovvero quelle intrusioni costanti nel proprio dialogo interno, che a loro volta, cercano disperatamente di prevenire il senso di colpa. Una sensazione normale in un funzionamento mentale sano, che però, nei pazienti DOC appare impossibile da tollerare o accettare.
Curare il disturbo ossessivo compulsivo
Francesco Mancini, uno dei massimi studiosi del disturbo ossessivo compulsivo in Italia, nel suo libro “La mente ossessiva – curare il disturbo ossessivo compulsivo” (Ed. Raffaello Cortina Editore, Luglio 2016) teorizza come i processi cognitivi siano al servizio degli scopi di una persona. Esattamente come il comportamento, essi sono orientati a minimizzare il rischio possibile di un errore ingente. Questo è un meccanismo estremamente funzionale a livello evoluzionistico. Nei pazienti ossessivi però qualcosa non va come dovrebbe. Un paziente con DOC comincia a sospettare in maniera ossessiva che il gas sia chiuso nonostante abbia verificato con mano pochi minuti addietro che la manopola fosse chiusa, non per una disfunzione cognitiva, ma perché l’elaborazione delle informazioni prosegue in maniera congrua alle proprie preoccupazioni. Lo scopo da raggiungere è la certezza assoluta che la manopola sia chiusa. La preoccupazione costante che regola l’elaborazione dell’informazione è la paura di doversi colpevolizzare di aver fatto saltare in aria il palazzo lasciando il gas aperto. Non è, quindi, in via del tutto estrema per capirci, la colpa di aver fatto saltare in aria il palazzo ma è paradossalmente la colpa di sapersi colpevole di essere stati i principali responsabili. Di sapersi irrimediabilmente colpevoli di tale mancanza. Se ciò potrebbe essere vero, allora è meglio non sottovalutare la possibilità che la manopola del gas sia rimasta aperta. E da qui, a cascata, il mantenimento del DOC nel funzionamento mentale.
Cura e trattamento del DOC
Come già detto poc’anzi, la terapia d’elezione per il trattamento del disturbo ossessivo compulsivo è proprio la terapia cognitivo comportamentale. Ciò nonostante, spesso vengono associate a quest’ultima gli interventi con la Mindfulness.
La consapevolezza che emerge prestando attenzione intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante al presentarsi dell’esperienza momento per momento.
(Kabat-Zin, 2003).
Quest’ultima aiuta molto i pazienti con DOC nel non giudicare il proprio senso di colpa. Oltre a ciò essi imparano a lasciare andare un altro meccanismo di mantenimento principale del DOC ovvero il Taught Act Fusion. Il TAF consiste nella tendenza a considerare i normali pensieri automatici negativi non tanto come oggetti della mente, ma come dati di realtà (Rachman, 1993). Per saperne di più leggi questo mio articolo qui: https://www.stateofmind.it/2021/09/rocd-credenze-centrali/.
Nel mio studio di Psicologia digitale mi occupo anche del trattamento del disturbo ossessivo compulsivo a Trapani,
“Grazie a DOCURE, una specifica APP in realtà virtuale progettata per il disturbo ossessivo compulsivo, possiamo affrontare in esposizione guidata alcune delle paure più profonde del DOC. Il tutto senza entrare realmente in contatto con lo sporco, i germi o altre sostanze disgustose”