Cura e trattamento delle Fobie
Le evidenze scientifiche
Partirei col dire che il trattamento delle fobie specifiche richiede un trattamento psicoterapeutico (cognitivo comportamentale) e non un semplice supporto psicologico. Le evidenze scientifiche date dalla letteratura internazionale includono la sola psicoterapia cognitivo comportamentale nel trattamento delle fobie specifiche insieme alla terapia farmacologica. Nel mio studio quando tratto le fobie a Trapani, inserisco all’interno del protocollo classico della CBT (cognitive behavioural therapy) anche la realtà virtuale nei casi in cui sia possibile farlo. Vedremo più avanti il perché.
Differenze tra paura ed ansia
Come abbiamo visto nell’articolo precedente sull’ansia (clicca qui) la paura e l’ansia condividono un substrato neuronale molto simile. Mentre l’ansia è una reazione generica di allarme verso un pericolo futuro non meglio identificato (attesa apprensiva in mancanza di oggetto specifico), la paura è una reazione specifica ad una minaccia presente. Queste due emozioni sono, dunque, collegate dal tempo. Ansia = futuro. Paura = presente. Le fobie sono caratterizzate da una reazione di paura estremamente forte in relazione ad un oggetto specifico presente. Per questo motivo le fobie possono essere molto specifiche: cani, insetti, ragni, altezze, clown e così via (Rachman, 2004). Alcune fobie hanno un forte senso evoluzionistico. Si pensi, ad esempio, alla fobia degli insetti che provocano un forte senso di disgusto. Essendo forti portatori di malattie o abitanti di aree malsane, questo senso di disgusto ci mette al riparo da questi ambienti.
Differenza tra paura e fobia
Vivere senza paura vorrebbe dire vivere senza un sistema di allarme che ci permetta di comprendere quando è il caso di stare ben lontani da una situazione. La paura, come emozione, è anche il nostro salvavita. Dal punto di vista evoluzionistico è ciò che ci ha permesso di sopravvivere per millenni ed adattarci a molte sfide. Il prezzo da pagare, però, per questo sistema di allerta è anche il fatto che alcune volte possiamo provare paura in situazioni che però, pericolose non lo sono. In sintesi, un conto è rifiutarsi di provare il bungee jumping per paura delle altezze, un altro conto è non affacciarsi dal balcone, cadere per terra, non riuscire a muoversi se si è al balcone di un sesto piano di un palazzo, o peggio, non salirci neanche.
Fobia o semplice paura? Esempi:
- Avere paura o sentirsi ansiosi se l’aereo ha qualche turbolenza vs non prendere l’aereo per andare a trovare un amico che abita lontano
- Avere paura di accarezzare un pitbull o un rottweiler vs non andare più in nessun luogo in cui è possibile incontrare un cane
- Avere un po’ di ansia o paura dopo un prelievo, un vaccino, o qualsiasi altro trattamento medico che includa aghi o prelievo del sangue vs non andare mai dal medico, non entrare in ospedale, non sottoporsi a trattamenti medici per paura del sangue o degli aghi.
Trattamento delle fobie: Distinzione delle fobie.
Le fobie si possono distinguere in cinque macro – grandi aree:
- Fobie degli animali: pericolosi, disgustosi, repellenti. Solitamente vi è una fortissima reazione di paura o disgusto accompagnata da nausea o senso di vomito immediati. Si include anche la fobia dei cani che è una fobia con una forte componente di generalizzazione. All’inizio si ha paura solo dei cani più grossi o a senso comune più aggressivi, poi si comincia a generalizzare a tutti i cani.
- Fobie di eventi naturali: buio, altezze, temporali, mare etc.
- Fobie situazionali: solitamente collegate ad azioni o eventi, in questo caso più che l’oggetto a scatenare la fobia è la situazione che si sta vivendo. Non è ciò che si vive in sé e per sé ma ciò che potrebbe accadere da un momento all’altro. Possono essere collegate alla paura di perdere il controllo, di morire e così via. Si includono in questo macro insieme la fobia di volare, guidare, dei ponti, dei tunnel, di stare in nave, degli spazi chiusi o degli spazi aperti.
- Fobie di sangue-iniezioni-ferite: categoria di fobia molto peculiare perché include una reazione avversa del sistema neuro – vegetativo. La reazione fisiologica in questo caso non è di aumento del sistema di allarme o di paura, di vero e proprio spegnimento del sistema nervoso (il paziente può svenire). È possibile trattarla molto più lentamente pur mantenendo le stesse percentuali di successo terapeutico.
- Categoria Jolly: qui rientrano le altre fobie specifiche come i clown, personaggi in maschera o altre fobie peculiari.
Trattamento delle fobie: psicoterapia cognitivo comportamentale
Un buon trattamento psicoterapeutico per le fobie non può esimersi dall’utilizzare come tecniche il rilassamento progressivo di Jacobson, l’esposizione graduale con prevenzione della risposta, la creazione di una scala SUD con il paziente (quanto puoi avvicinarti ad uno stimolo fobico?) e la ristrutturazione cognitiva in merito al “cosa potrebbe succedere se mi avvicino a *inserire l’oggetto o la situazione fobica*?”. Solitamente si associa al trattamento psicoterapico anche un possibile trattamento farmacologico se la fobia è molto estesa (generalizzata) o strutturata (cronica) a base di betabloccanti propranololo o atenololo) e/o benzodiazepine (a breve emivita o lungo rilascio).
L’attenzione della CBT è posta sulla risoluzione dei problemi concreti e inizialmente sull’attenuazione della sintomatologia specifica. Personalmente però come terapeuta mi sono chiesto: “come posso fare di più? Come posso integrare la psicoterapia alle interfacce digitali per aiutare di più i miei pazienti?”. Intendo dire, la psicoterapia cognitivo comportamentale è un ottimo strumento. È efficace, favorisce fin da subito l’autonomia, è collaborativa, non è impositiva, ha un protocollo chiaro. Come posso però portarla nel ventunesimo secolo? È così che ho scelto di portare nel mio centro di psicologia digitale la realtà virtuale immersiva per il trattamento delle fobie a Trapani.
Trattamento delle fobie: realtà virtuale e biofeedback.
La realtà virtuale negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede. Personalmente mi piace molto la definizione di tecnologie emotive, cioè di quelle applicazioni create da psicologi con un chiaro fine terapeutico per il paziente. Immaginate di avere paura di volare anche solo per un istante, e di avere sviluppato una fobia per l’aereo che vi impedisce di spostarvi come vorreste. Pur lavorando sul cognitivo e sulle tecniche comportamentali da attuare rimane un grande limite. Non potrei mai venire con voi sull’aereo per aiutarvi a gestire in vivo la vostra paura. Ed è proprio qui, secondo me, il valore aggiunto del mio protocollo. Io posso portarvi sull’aereo comodamente dal mio studio, ed aiutarvi a gestire in realtà virtuale la vostra paura con un piccolo biofeedback non invasivo collegato alle vostre dita per vedere e controllare insieme a voi la vostra attivazione nel sistema nervoso periferico.
Trattamento delle fobie: cosa è possibile affrontare con la realtà virtuale?
Grazie alle applicazioni di realtà virtuale di cui dispongo, create da Idego – Psicologia digitale, posso trattare numerose fobie e paure, ma anche molti disturbi come le ossessioni e le compulsioni dovute allo sporco, o alla paura di mangiare o parlare in pubblico. Dai un occhiata alle diverse immagini tratte dalle applicazioni in realtà virtuale:
- Paura degli animali? > Zoophobia VR
- Paura delle altezze? > Akron VR
- Paura di volare? > Avion VR
- Paura di guidare? > Driver VR
- Claustrofobia? > Klover VR
Infine, abbiamo due applicazioni specifiche:
- Docure – per il disturbo ossessivo compulsivo
- Cerebrum 2.0 – per la riabilitazione cognitiva
Trattamento delle fobie: benefici della realtà virtuale.
Uno dei benefici principali connessi all’impiego della Realtà Virtuale deriva dalla possibilità di manipolare molte delle variabili dello scenario nel quale ci si immergerà. Ovviamente con i giusti tempi e dopo aver lavorato sulla gestione comportamentale e cognitiva della paura. Gli scenari riprodotte in VR presentano un vantaggio unico rispetto alle pratiche in vivo poiché i protocolli d’intervento possono essere controllati, presentati gradualmente e settati sulle necessità del paziente. La possibilità di simulare scenari anche complessi consente a chi ne fruisce di costruire le competenze e le abilità necessarie prima di impegnarsi nel compito “reale”. Fornendovi una simulazione altamente realistica, coinvolgente, sicura e controllabile, si possono sviluppare le capacità, la fiducia, la preparazione mentale e psicofisica per affrontare poi i compiti del mondo reale dopo essere sufficientemente preparati e sicuri di sé.
Trattamento delle fobie: benefici della realtà virtuale (parte II)
Le pratiche riprodotte in VR possono, ad esempio, essere impiegate per lavorare sulle convinzioni disfunzionali, in una situazione simile a quella in vivo, ma controllata. Un percorso su misura, all’interno del quale posso esercitare un controllo sulle condizioni dell’esposizione, in modo da stabilirne volta per volta il livello di difficoltà. La Realtà Virtuale diviene così una “interfaccia esperienziale”, in cui la conoscenza si produce dal “fare esperienza” e riflettere su di essa. E tu che stai aspettando per superare le tue paure o per decidere di prenderti cura di te e stare meglio? Ti aspetto nel mio studio di Psicoterapia a Trapani!