“…Un sano sviluppo mentale sembra dipendere dalle verità, come l’organismo vivente dipende dal cibo. Se la verità manca o è incompleta, la personalità si deteriora.”

R. Bion

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La salute mentale è una cosa seria. Non può essere ancora un taboo. Parlare con un professionista che possa aiutarci a gestire o risolvere il nostro problema, non è un divagare e non è come rivolgersi ad un amico.

Nell’immaginario popolare la psicoterapia è percepita come un raccontarsi incessante e senza finalità. In realtà, iniziare un percorso terapeutico significa iniziare un lavoro su di sé; guidati da un professionista che consenta di raggiungere determinati obiettivi, grazie all’utilizzo di strategie e tecniche scientificamente validate. Per fare ciò è essenziale che tra psicologo e paziente esista massima trasparenza. Un passo importantissimo all’interno del processo terapeutico è proprio la comunicazione della diagnosi.

Psicoterapia Cognitivo Comportamentale

Il metodo è basato su quattro fasi.

Consulenza psicologica.

“Come posso aiutarti?”

Partiremo dai tuoi bisogni, dalle tue aspettative e dall’analisi del tuo problema. Cercheremo di capire cosa ha causato il tuo stato di sofferenza, cosa lo mantiene e come si è strutturato.

Stabiliamo degli obiettivi

“Su cosa vogliamo lavorare?”

Al termine della fase diagnostica, ci chiederemo insieme quali siano le nostre priorità. Ci focalizzeremo sul tuo benessere al fine di stabilire insieme degli obiettivi terapeutici da raggiungere.

Illustrazione di donna con fiori

Il percorso terapeutico.

“È possibile stare meglio?”

Scoprirai che la risposta a questa domanda è una soltanto “sì”. Partendo dai tuoi bisogni, sarà mia cura proporti un percorso terapeutico ritagliato e su misura per te.

I progressi

“Dove siamo arrivati insieme?”

Una delle fasi più importanti, ovvero, vedere se ciò che stiamo facendo insieme sta funzionando per te. Stai meglio? I sintomi si sono attenuati o sono spariti? Sei riuscit* a gestire una situazione dove prima non riuscivi?. Questa sarà una fase periodica che ci permetterà di fare il punto della situazione.

La mia personale cassetta degli attrezzi

La psicoterapia cognitivo comportamentale è come la mia personale cassetta degli attrezzi, all’interno della quale sono presenti diversi protocolli adattabili alle tue esigenze ed ai tuoi bisogni. Qui però vorrei chiarire meglio il razionale di questa terapia:

Immaginate che un dipendente di una nota azienda venga licenziato. Quest’ultimo potrà pensare qualcosa come “ecco, me lo sono meritato. Non riesco a tenermi neanche un lavoro. Non sono in grado di fare nulla nella vita”. L’emozione provata da questo dipendente, di conseguenza, quale sarà? Esatto… tristezza. Probabilmente mentre lo pensa contemporaneamente comincerà a piangere.

Un altro dipendente, invece, magari potrà pensare: “Meglio così, alla fine. Ci perdono loro, io me ne sono liberato. Troverò un altro lavoro in grado di gratificarmi di più e che sappia davvero quanto valgo come lavoratore!”. L’emozione provata da questo dipendente invece, potrà essere serenità o gioia.

Il dipendente C ancora, invece, magari penserà: “Questi grandissimi ingrati. Dopo che io per loro ho speso dieci anni della mia vita, mi scaricano così come se nulla fosse. Come si permettono?! Adesso gli faccio vedere io!”. Sicuramente come avrai immaginato, l’emozione qui sarà quella di rabbia.

Quest’esempio, che ripeto spesso nel mio centro di Psicoterapia a Trapani e Palermo spiega, a mio avviso, molto bene il razionale della psicoterapia cognitivo comportamentale. Le emozioni sono date in primo luogo dalla valutazione che facciamo di un evento. Nonostante l’evento sia il medesimo sia per il dipendente A, che per il dipendente B che per il dipendente C, l’emozione provata dai tre varia sensibilmente in base alla valutazione ed al significato che danno all’evento.


La Psicoterapia
Cognitivo Comportamentale

mira, pertanto, a modificare i pensieri disfunzionali ed a favorire una autoregolazione ed una gestione più efficace di emozioni e comportamenti. Come terapia si prefigge due scopi principali. Ridurre o eliminare il sintomo e fornire strumenti efficaci per migliorare la qualità di vita del paziente e per favorirne la progressiva autonomia.

È una disciplina evidence based. Cioè scientificamente fondata, la cui validità ed efficacia come trattamento elettivo (gold standard) è suffragata da numerosi studi della letteratura scientifica in merito ai trattamenti di molti disturbi psicologici, tra cui:

Depressione e disturbo bipolare.

Ansia, fobie, attacchi di panico e ipocondria.

Ossessioni e compulsioni.

Ansia o preoccupazione generalizzate.

Disturbi del comportamento alimentare.

Stress, disturbi psicosomatici e cefalee.

Disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce, anorgasmia).

Insonnia e altri disturbi del sonno.

Psicoterapia a Trapani

Come avrai forse immaginato già, la CBT (questo il suo nome in letteratura scientifica) è composta da due distinti elementi:

La terapia comportamentale.

Essa aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di reazione. Aiuta inoltre a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida.

La terapia cognitiva.

Essa aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti. Certi schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative. Esse vengono percepite come sintomi e ne sono la causa. La terapia cognitiva aiuta a renderli più flessibili, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi e più funzionali al benessere della persona. Contemporaneamente a ciò, si tessono le relazioni attuate tra i meccanismi che mantengono uno schema e quindi il disturbo e la storia di vita di cui ognuno di noi è portatore.

Domande Frequenti

  • La CBT

    facilita una guarigione ed una remissione sintomatica totale, completa e rapida, se vuoi saperne di più leggi pure questa review internazionale sull’efficacia delle Psicoterapie qui. Per quanto debilitante e complesso possa apparire un disturbo e le sue conseguenze, se seguiti con professionalità e con cura, molti disturbi possono rimettersi del tutto. La CBT è una psicoterapia con dei protocolli chiari, concisi, collaborativi, standard ed affidabili; per questo motivo quando propongo una psicoterapia a Trapani o Palermo seguo un modello scientifico di chi prima di me, e con più esperienza, ha delineato una strada certa e sicura da seguire.

  • I disturbi d’ansia

    sono i disturbi che più di tutti impattano nella qualità di vita delle persone, spesso, infatti impediscono finanche lo svolgimento delle più comuni faccende quotidiane senza provare una sensazione di “corrosione interiore”. La psicoterapia può aiutarti a capire cosa genera quest’ansia eccessiva condividendo con te il tuo modello di funzionamento, individuando il metodo più efficace per te per affrontare questo disturbo. La CBT è particolarmente utile proprio per questi disturbi come prima linea di trattamento perché lavora in maniera collaborativa con il paziente sui suoi pensieri. Per questo motivo quando propongo una psicoterapia a Trapani o Palermo per attacchi di panico o altri disturbi d’ansia fornisco sempre dei materiali di auto aiuto e degli esercizi da poter svolgere a casa per aiutarsi a superare molte difficoltà in maniera autonoma. Ho scritto molti articoli nel mio blog, ma se vuoi saperne di più sui disturbi d’ansia, clicca pure qui. 

  • Protocollo.
    • Vengono insegnati al paziente nuovi modi di pensare e vedere tramite la ristrutturazione cognitiva.
    • Si analizzano pattern relazionali, schemi e credenze cognitive interiorizzate.
    • Viene condiviso il modello di funzionamento del paziente.
    • Si insegna al paziente il modello ABC e le tecniche per analizzare da solo i propri pensieri,
    • Come reagire e comportarsi alle sensazioni associate alle emozioni generate dai disturbi e dai loro sintomi.
  • Prevedibilità

    Purtroppo, è impossibile rispondere a questa domanda perché ogni persona è diversa dall’altra, e non è possibile sapere a priori quanto un disturbo sia cronicizzato o se ci siano altre diagnosi in comorbilità (cioè più diagnosi insieme). Di volta in volta però è possibile stabilire degli obiettivi terapeutici da raggiungere in modo da avere sempre presente il quadro della situazione ed a che punto si è del percorso. Il mio metodo prevede sia la comunicazione di una diagnosi, sia una fase diagnostica chiara con un referto consegnato al paziente con dei punteggi oggettivi,  ad esempio, se il problema è la rabbia, si chiama “disregolazione emotiva”, e ci sono dei test psicodiagnostici che ci permettono di sapere e comprendere: “quando si arrabbia”, “perché si arrabbia”, “come si arrabbia”, “quanto si arrabbia” etc etc. Al termine di una psicoterapia a Trapani o Palermo svolgo sempre dei test psicodiagnostici per valutare l’efficacia del mio intervento a lungo termine e la sua stabilità.

  • Prevenzione

    Assolutamente no. Bisogna tentare di evitare quanto più possibile di far cronicizzare un disturbo, qualsiasi esso sia. Il motivo è il completo cambiamento delle strategie di gestione emotiva e dello stress. Altro motivo è, soprattutto valido per gli adolescenti, pre adolescenti o giovani adulti, l’instaurarsi di tratti di personalità patologici. Ad esempio, possono verificarsi modalità sempre più crescenti di evitamento (evito di prendere il bus così non mi verranno gli attacchi di panico, ad esempio). A lungo andare cresce anche la sensibilità all’ansia e questo potrebbe favorire ulteriormente la cronicizzazione del disturbo rendendo più difficoltoso il suo trattamento. Si altera, pertanto, specie negli adolescenti e nei preadolescenti, lo sviluppo di una personalità sana. In questo senso l’uso di una psicoterapia a Trapani o Palermo in ottica preventiva può agire da cuscinetto.

  • Ho scelto di integrare all’uso della psicoterapia cognitivo comportamentale, le interfacce digitali. Nello specifico utilizzo la realtà virtuale per il trattamento delle fobie, del disturbo ossessivo compulsivo e per la riabilitazione cognitiva. Ho creato un mio protocollo specifico di intervento. Qualora il paziente voglia si può integrare l’utilizzo di strumenti quali la VR ed il biofeedback per determinati disturbi. L’utilizzo di queste tecnologie ha molti pro e veramente contro del tutto nulli. Si pensi, ad esempio, alla paura di volare. Con la realtà virtuale si può affrontare questa paura nello studio stando vicino al paziente proprio mentre è sopra l’aereo. Viceversa tutto ciò sarebbe impossibile o da svolgere solo in immaginazione. Quando propongo una psicoterapia a Trapani o Palermo ovviamente mi pongo sempre la domanda se il paziente che ho davanti sia adatto o meno a questa tipologia di intervento.

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